La chiropratica si occupa della cura di alcune patologie utilizzando specifiche manovre, dette aggiustamenti, agendo sulle vertebre e su altre strutture osteoarticolari.

Scopo degli aggiustamenti è quello di rimuovere le cause meccaniche all’origine dei disturbi.

È una pratica indicata per la cura di numerosi problemi quali la cervicalgia, le vertigini, le dorsalgie, le lombalgie, le disco-artrosi, le protrusioni discali e tanti altri.

Il chiropratico intende ripristinare l'equilibrio e riportare il corpo alla salute e al benessere.

Per fare ciò risale dalla zona dolente alla zona corrispondente, con l'aiuto delle sole mani, e riporta le vertebre alla loro posizione corretta, con immediato benessere delle terminazioni nervose.

Prima dell'intervento vi è sempre una fase di analisi, dove il professionista stabilisce se l'origine del dolore può essere affrontata tramite la propria disciplina.

Per diventare chiropratico occorre seguire 5 o 6 anni di studi universitari presso un’università riconosciuta dagli organismi internazionali che controllano l’educazione chiropratica.

Il chiropratico frequenta lo stesso numero di ore di corsi universitari di un medico ma, in quanto non prescrive medicine, concentra i propri studi su neurologia, fisiologia, anatomia e tecniche manipolative e non della colonna vertebrale.

Al termine del percorso di studi universitari, che comprendono anche internato e pratica, occorre sostenere un esame di stato per l'abilitazione alla professione.